giovedì 9 febbraio 2017

Visite fiscali

Boeri: tutti reperibili a casa almeno 7 ore Al momento per privato 4 ore al giorno, per gli impiegati pubblici 7 ore Le fasce di reperibilità in casa nei giorni andare a fare el liston in piazza quando p così tanto malato per non andae al lavoro?di malattia dovrebbero essere uguali per pubblico e privato ed essere "almeno di sette ore per tutti". Lo ha detto il presidente dell'Inps, Tito Boeri, a margine di un convegno alla Camera spiegando che "non ha senso che ci siano differenze fra pubblico e privato". Al momento, le fasce di reperibilità prevedono 4 ore giornaliere per i lavoratori privati e 7 ore per quelli pubblici. "Credo - ha detto Boeri - che le fasce orarie di reperibilità debbano essere armonizzate (tra pubblico e privato, ndr) e estese in modo da permettere di svolgere i controlli in modo efficiente, di ridurre le spese e di gestire al meglio i medici. Se una persona è malata - ha aggiunto - starà a casa o in una struttura dedicata. Non ha senso che ci siano differenze tra pubblico e privato". Al momento nel privato le fasce giornaliere nelle quali si deve essere reperibili in casa sono due (10-12 e 17-19) per quattro ore complessive mentre nel pubblico le fasce sono sempre due ma per sette ore totali (9-13 e 15-18). Alla domanda se secondo la sua opinione l'orario dovrebbe essere di almeno sette ore per tutti i lavoratori dipendenti, sia pubblici che privati, Boeri ha risposto di sì. L'Inps è "pronto" a fare controlli sulle malattie dei dipendenti pubblici (finora controllate dalle Asl) oltre che su quelle dei lavoratori privati ma "ha bisogno di risorse aggiuntive". Secondo Boeri "si possono fare risparmi significativi" rispetto alla situazione attuale. "Ma - ha detto - non si può pensare di agire a risorse date". Boeri ha affermato che le fasce orarie di reperibilità dovrebbero essere "estese e armonizzate" tra pubblico e privato arrivando ad almeno sette ore di reperibilità a casa al giorno per tutti i lavoratori malati. Le spese per la non autosufficienza sono destinate ad aumentare e non bastetuiiranno le risorse recuperate con la lotta agli sprechi e alle inefficienze. Bisogna domandarsi se non vale la pena di introdurre un "contributo obbligatorio e trasparente" destinato a finanziare queste spese, magari anche a carico dei pensionati così come accade in Germania. Boeri ha spiegato che il contributo, già esistente per il pubblico, dovrebbe essere previsto anche per il privato, grazie alla contrattazione collettiva. Ora, è evidente che se uno sta male dovrebbe essere reperibile Cik24/7.Perché dovrebbe uscire di casa se sta male per andare a al lavoro.E' evidente che si tratta di uno dei tanti falsi problemi italiani. Un altro era quello della apertura festiva degli esercizi commerciali, Qualcuno tirò fuoyi perfino la Fede. Io credo dovremmo occuparci del contenuto del lavoro. Se è vero che il lavoro nobilita l'uomo dovremmo chiederci cosa di nobile ci sia nel ripetere per anni le stesse operazioni. Il primo a potsi questa domanda non fu Marx ma Adam Smith nel capiyolo sulla divisione dek lavoro in Weaàh of Nations, Hegel ne parlò commentando l'opera du Smith in Filosofia dello spitito di Jena.gej ne parlò in Filosofia dello spirito di Jena. NOTE A.Smith Riccezza delle nazioni, Newton Compton G.Hegel Fiiosofia ienese dello spirito, Laterza D.Friedman Lavoro in frantumi, Comunità H.Braverman Lavoro e capitale monopolistico, Einaudi A.Gorz Critique de la division du travail, Arthaud

Nessun commento:

Posta un commento