domenica 21 agosto 2016

Il valore di una vita umana




Turchia, bomba  ad un pranzo nuziale, 30 morti e 94 feriti

Vicino a confine con la Siria. 'Azione dell'Isis'. Erdogan: 'Terroristi non vinceranno'


Attacco ad un ricevimento di matrimonio in Turchia, a Gaziantep, che si ritiene sia stato compiuto da combattenti dell'Isis. Un'esplosione ha provocato 30 morti e 94 feriti  e devastato la sala dove era in corso il ricevimento di nozze: è stata probabilmente causata da un attentatore suicida, secondo quanto ha affermato un deputato del Partito per la giustizia e lo sviluppo (Akp) citato dalla Cnn Turk. Da quanto riferiscono i media locali, decine di ambulanze e soccorritori giunti sul posto.
I terroristi "che non possono sopraffare la Turchia e cercare di provocare il popolo puntando sulla sensibilità etnica e settaria, non prevarranno": così il presidente turco Recep Tayyip Erdogan, citato da Anadolu, dopo l'attentato a una festa di matrimonio a Gaziantep. "Non c'è differenza tra il Pkk, l'organizzazione iterroristica di Gulen e l'attacco terroristico potenzialmente dell'Isis a Gaziantep", ha detto Erdogan.

Questi sono i fatti e lli lascio commentare a voi. In my opinion, nothing can justify terroriism.

sabato 20 agosto 2016

E' furnuta?



Ansa. La crisi economica si allontana, cassa integrazione in calo nelle aziende.

Nei primi sei mesi del 2016, 4.116 hanno usato ammortizzatori sociali, a fronte delle 6.915 dell'anno scorso (- 40,5% in "crisi strutturale"). Ora, affermare su  questa base che la crisi è finita è semplicemente temerario.

 Come ho spiegato molte volte - adirittura troppe - capitalismo è sinomimo di crisi.  Le crisi distruggono infatti il capitale in eccesso e ricostituiscono le condizioni che rendono possibile la ripresa della economia. Inoltre, non è che i nostri concorrenti siano rimasti con le mani in mano. Ciò rimette in gioco il ruollo della innovazione. Innovazione significa molte cose: nuovi  prodotti, nuove tecniche produttive e organizzative, l'apertura di nuovi mercati. 

Nel 1971 Vernon, economista di Harvard, pubblicò un libro importante: Sovranità nazionale in crisi. A mettere in crisi la sovranità nazionale erano le grandi imprese americane che espandendo all'estero la loro attività, accrescevano il proprio potere politico e per loro tramite il potere politico degli USA. E' noto che il golpe cileno era targato Anaconda, una delle più grandii imprese americane operranti nel settore del rame di cui il Cile era uno dei maggiori produttori mondiali. Il prof. Tullio Bagiotti di ca' Foscari, disegnò all'epoca un grafico in cui si legava prezzo del rame e situazione politica cilena.Nello stesso torno di tempo, Stephen Hymer scriveva unequazione che poneva in relazione investimento estero e capitale nazionale e si dimostrava che i bilanci di certe grandi imprese erano maggiori di certi bilanci nazionali. Alla fine degli anni settanta, Giovanni Arrighi publicava Geometria dell'impeialismo e Economiia mondiale e imperialismo, dove veniva analizzato in modo approfindito il ruolo delle grandi imprese soprattuto americane nel determinare i più importanti eventi a livello nazionale


La globalixzazione ha cambiato il nostro modo di lavorare, di vivere e di pensare. oggi non è necessario fare un colpo di stato come fece Anaconda contro Allende. Il controlllo del Finamzkapital è totale. 

venerdì 19 agosto 2016

Confessione


Corrado Bevilacqua
Una storia vera  

Viveva nella città di ***  un filosofo nichilista, autore di molti libri, saggi, articoli di successo , il quale aveva condotto per tutta la sua vita una guerra spietata contro la religione. La sua intelligenza e la sua cultura gli avevano tuttavia evitato di assumere posizioni estreme. Egli non condivideva l'affermazione di Marx che la religione era l'"oppio dei popoli." A suo dire, essa era espressione di un infantilismo di sinistra che faceva il paio con un analogo infantilismo riguardante il problema dello stato.

La sinistra nella quale egli aveva militato per una vita, aveva sempre considerato  democrazia e dittatura due forme intercambiabili di governo borghese. Chi sosteneva questa posizione distingueva fra "democrazia borghese" e "democrazia socialista". La "democrazia borgese" era una falsa democrazia nella quale in teoria eravamo tutti uguai e il voto del ricco valeva il voto del povero, ma in realtà il potere era controllato da chi aveva il denaro per comperare il consenso come aveva fatto Berlusconiese67 - un uomo che non sarebbes.
La verità è che il marxism nonprodusse mai, al e di là di alcune intuizioni gramsciane, una approfondita analisi dello stato e ilmotivo va rintacciato nel fatto che per Marx lo stato apparteneva alla sovastruttura.
La maggior parte degli italiani non sa che l'Italia venne definita una "repubblica democratica fondatata sul lavoro" mettendo assieme il concetto comunista di "repubblica popolare" in voga nell'Europa dell'Est e il concetto"borghese" di democrazia". Si giunse in questo modo al compromesso fra destra liberale, centro cattolico e sinistra socialcomunista. Questo compromesso durò fino alla cacciata delle sinistre dal governo dopo il viaggio a Washington di De  Gasperi del gennnaio 1947.
La cacciata dei sopra era la condizione necessaria per la concessione del prestito per contrattare il quale De Gasperi era andato in America. Alla cacciata delle sinistre dal governo seguì la deflazione einaudiana.
Egli considerava la religione una forma di alienaziome alla Feuerbach, ma non si era fermato a Feuerbach come aveva fatto Marx. Per lui, la religione era, come aveva scritto Burckhardt, una delle grandi potenze della storia. Le altre due erano la cultura e lo stato. Secondo Burckhardt, lo stato aveva trovato la  sua più elevata forma espressiva nel Rinascimento e in particolare nella Repubblica di Venezia.
In realtà, Burckhardt era caduto vittima del mito di Venezia che aveva le sue radici in opere come il De Situ di Sabellico, Venezia città nobilissima e singolare di Francesco Sansovino e nel De magistratibus di Gasparo Contarini, dove lo stato veneziano era considerato un modello di stato misto.
Il mito di Venezia aveva tratto in inganno i seguaci fiorentini di Savonarola, ma non era riuscito a fare altrettanto con Machiavelli, Bodin e, qualche secolo dopo, con Leopold von Ranke che dedicò un importante saggio alla Venezia del '500.
Malgrado il suo materialismo, egli non considerava l'uomo né una macchina né un computer. Per lui , Cartesio era stato tremendamente ingenuo a concepire l'uomo come una macchina idraulica composta di tubi, pompe aspiranti, prementi, leve, stantuffi, valvole; ed era altrettanto ingenuo chi oggi sostituiva neuroni e sinapsi alle pompe e agli stantuffi di Cartesio.
Per lui. come per Cassirer, l'uomo era un animale simbolico, per capire l'uomo occorreva capire il complesso della sua opera, compresa la religione.
Per lui, come per Marx e per Kierkegaard, l'uomo era un animale sociale che solo nella società poteva isolarsi, come Il lupo della steppa di Hesse, o "passare al bosco", per usare una efficace espressione di  Junger nel Trattato del ribelle. In questo ambito,  interessante ricordare il suo interesse per il pensiero di due eminenti nazisti come il già citato Junger e Carl Schmitt.
Di particolare interesse sono le sue osservazioni sul saggio sulla pace di Junger. Junger sottolineava infatti nel suo saggio scritto a Parigi nel 1942 dove egli era ufficiale d collegamento, che per fuzionare la pace doveva essere la pace di tutti, non poteva essere come la pace di Versailles, cioè la pace del vincitore.

Per il protagonista della nostra storia, come per Enzo Paci, il concetto fondamentale del marxismo era il concetto di alienazione, in particolare il  concetto di lavoro alienato già analizzato da Hegel nella Filsofia dello spirito di Jena che Marx non conosceva. La alienazione in parola era fondata sull'istituto giuridico della proprietà privata. Era infatti la proprietà privata dei mezzi di produzione che conferiva al capitalista il diritto di appropriarsi del plus-valore prodotto dall'operaio nel processo di lavorativo che era anche processo di valorizzazione del capitale.
A quel punto, notava il protagonista della nostra storia, Marx si ingolfava nella enunciazione di una serie di leggi nessuna delle quali era andata a fagiolo. Ciò accadde a causa del fatto che il capitalismo aveva cambiato attteggimento nei confronti della classe operaia che da "classe pericolosa" era diventata una potenziale alleata della borghesia. Alla luce di queste consderazioni, non dobbiamo stupirci se fu la Germania bismarkiana a dare i natali allo "stato sociale", cme ricordava tempo addietro Gerard Ritter  e se lo stato sicial venne cncepito, per sare a bella espressione di Tony Judt, uno "stato preventivo".
Nella disputa fra Lucàcks e Korsh, egli aveva assunto la posizione di Korsh. Per lui, Marx era un rivoluzionario. L'emblema della sua rivoluzione erano le Tesi su Feuerbach . La disputa sul marxismo non poteva ridursi a una questione di metodo, come pensava Lucàcks.
Nella disputa sorta in Italia attorno alla Intervista politico- filosofica di Lucio Colletti, egli si era schierato con Colletti nel senso che condivideva le critiche mosse da Colletti al metodo dialettico. A chi gli fece notare che, sostenendo le posizioni del Colletti dell'Intervista politico- filosofica entrava in contraddizione con il suo sostegno alle posizioni espresse da Colletti nel 1958 nella Introduzione ai Quaderni filosofici di Lenin, ricordò che nel 1958 l'attacco a Colletti era stato sferrato dalle pagine di Il contemporaneo, che era un supplemento mensile di Rinascita, da Valentino Gerratana e che l'obiettivo vero non era Colletti, ma Galvano della Volpe.
In effetti, nel Pci esistette per tutta la sua storia una forte corrente di pensiero di matrice storicistica che aveva trovato il suo momento di sintesi in Marxismo come storicismo di Nicola Badaloni; mentre il rappresentante più in vista dei "dialettici", Cesare Luporini, era stato il protagonista di un'altra disputa tipica di quegli anni sul "circolo concreto-astratto-concreto".
Egli pensava che la teoria della evoluzione, versione di Stephen Jay Gould costituisse un'utile approssimazione a quello che era accaduto nella realtà. Per Gould le mutazioni non dovevano esser viste come prodotto di un processo lineare continuo, ma avvenivano a grappoli. L'ultima di queste grandi mutazioni genetiche aveva portato alla cmpasa dall'uomo dal mento fronte verticale, polsi e caviglie sottili. In men che non si dica egli eliminò e probabilmente mangiò i neandertaliani che già abitavano il pianeta. In alcune regioni trovarono un modo di convivere. I discendenti di quei sangue misto camminano accanto a noi per le strade delle nostre città.
Un giorno, passando davanti  a una chiesa, il protagonista della nostra storia avvertì uno strano desiderio di entrare. Entrò e si guardò attorno. Egli era stato battezzato in quella chiesa e aveva fatto la prima comunione. Successivamente aveva servito messa. Allora, la messa veniva detta in latino; il sacerdote voltava le spalle ai fedeli... La prima volta che aveva risposto messa aveva provocato un incidente, rovesciando l'ampolla del vino.
Si avvicinò allo scaccino e gli chiese se c'era il parroco. Lo scaccino rispose che se voleva, lo andava a chiamare. In quel mentre, arrivò il parroco. Lo scaccino si allontanò. I due rimasero a confabulare da soli. Chi li vide, raccontò che parlavano fitto. Il giorno dopo, il parrroco fu visto suonare il campanello dell'abitazione del protagonista dlla nostra storia. Il parroco tornò più volte in quella casa incuriosito dallo strano comportamento del suo strano parrocchiano; finché una sera, ricevette una telefonata da parte del suo eccenrico parrocchiano che gli disse che voleva confessarsi. Il parroco non interpose tempo e andò a casa del suo  parrocchiano. La confessione durò un paio d'ore durante le quali il protagonista della nostra storia analizzò la sua vita alla luce dei Dieci comadamenti.
Alla fine, esausto, il parroco pronunciò l'Io ti assolvo. Il giorno di Natale il protagonista della nostra storia andò alla mesa delle dieci. Al momento della comunione il protagonista della nostra storia provò una strana sensazione, come se una mano si fosse appoggiata sulla sua  spalla. Il segnale era chiaro. Il tempo della libera uscita era finito. Era arrivato il tempo del ritorno in seno a madre Chiesa.
Il protagonista della notra storia aveva ricevuto una educazione religiosa tradizionale. A chi gli chiede cosa gli è accaduto, egli risponde di chiederlo al Creatore. Per il protagonista della nostra storia, era stata la mano che aveva sentito posarsi sulla spalla a indicargli la strada. Si mise in coda e avanzò lentamente verso il sacerdote  che distribuiva le ostie consacrate.
A chi gli obietta la sua incoerenza egli risponde che egli ha sentito una mano posarsi sulla e che attorno a lui c'era il vuoto e che comunque, come scrisse Pascal.il cuore ha delle ragioni ch la ragione non conosce. Io credo ch la verità sia un'altra.Non c'è verso di dimostrare l'esistenza d Dio dal punto di vista logico, come non è posssibile fare il contrario, cioè dimostrare la non esistenza di Dio.


D'altra parte, se è vdero che non 'è bisogno di Dio per spiegare l'universo, solo l'esistenza di Dio può dargli un senso.

martedì 16 agosto 2016

Terrorismo islamista








L'Isis ai lupi solitari in Usa ed Europa, 'attaccate'. Nell'appello, riferito dal Site, è citata anche l'Italia

L'Isis si appella ai lupi solitari in America e in Europa, Italia compresa, ad entrare in azione e ad attaccare "i miscredenti". Lo riferisce il Site, che riporta il messaggio jihadista intitolato 'Come On Rise' e diffuso attraverso al-Thabaat, media vicino alla galassia dello Statdi.

Ciò detto, non resta che ricordare i famosi versi della spada e  che per un musulmano  il Corano è paola di Dio, sia benedetto il suo nome  e che il mondo ssi divide in casa dell'Islam e casa della guerra, l' Europa.

lunedì 15 agosto 2016

Per la critica della economia politica

Corrado Bevilacqua


Per la critica della economia politica Prefazione.

Un tempo la teoria economica marxista godeva la medesima dignità :i quella marginalista della quale il mio professore di Economica 1 e 2 era uno dei suoi più acuti teorici e in una sfida ideale la sinistra poteva contare su dei fuori classe:Sweezy, Pesenti, Ptranera, Lange, Napoleoni,Bettelheim,Baran.

A non funzionare era la teoria. Nessuna delle leggi marxiane aveva dimostrato di funzionare. Per Marx il saggio del profitto  dipende al rapporto fra  plusvalore estratto e capitale impiegato:

r= S/C

Va da sé che aumentando C, a parità di S, r diminuisce. Marx però non poteva non sapere che l'aumento del peso del capitale può essere più che compensato da un aumento della produttività dello stesso capitale; il problema della caduta tendenziale del saggio del profitto è un problema di derivata seconda ossia di variazione della variazione.

Brevemente: la derivata di una curva rappresentante una funzione continua ci dice di quanto i valori degli elementi che costituiscono la funzione, variano entro il dominio della funzione. Per Marx, per C che tende all'infinito r tende a zero. Come abbiamo  appena visto, le cose non stanno affatto così

Marx conosceva le derivate. Esiste in italiano una edizione dei manoscritti matematici di Marx curata da Lucio Lombardo Radice che venne pubblicata a suo tempo su Critica Marxista. Marx non tenne conto di ciò che sapeva enunciò  una legge basata su di un banale errore teorico.

Un'altra legge famosa enunciata da Marx fu quella relativa all'immiserimento crescente delle masse popolari. I dati statistici  a nostra disposizione ci dicono che, benché i poveri diventino sempre più poveri, cioè, benché il great divide esistente fra haves e have nots si stia approfondendo, il numero di coloro che stanno meglio è aumentato.  La statistica è infatti la scienza dei paradossi.

La questione di economia marxista che fece più discutere fu quella relativa alla trasformazione dei valori in prezzi di produzione. Tale questione naesssce dal fatto che Marx mantiene il medesimo saggio di plusvalore in tutti i settori economici. L'esperienza ci insegna che non è così. 

Ciò significa che dobbiamo abbandonare la teoria marxiana del valore lavoro Per rispondere a questa domanda dobbiamo prima considerare il problema del valore in tutta la sua complessità. Per fare ciò occorre porci  la domanda: perché le cose hanno un valore? Semplice perché esse soddisfano un bisogno umano. Ma sono pur sempre cose, prodotti della lavorazione di materie prime e di energia.

Questo fatto ha finora impedito la soluzione del problema

1-continua

sabato 13 agosto 2016

USA 2016.

Fuga fei repubblicani da Trump. E Donald 'apre' alla possibilitàdella sconfitta, afferma l'ANSA.Donald Trump va avanti per la sua strada. E non intende cambiare lo stile della sua campagna elettorale, anche se questo - ammette per la prima volta - potrebbe costargli le elezioni: se perdera' si concedera' una lunga vacanza. In difficolta' nei sondaggi e alle prese con la fuga sempre piu' numerosa degli esponenti del suo stesso partito, che chiedono di tagliargli i fondi.Trum, CNN accuasper non aver capito il suo ''sarcasmo'' quando parlava di Barack Obama fondatore dell'Isis. ''Hanno problemi di audience'' afferma su Twitter in una retromarcia evidente che lo espone a nuove critiche, alimentate anche dalla pubblicazione della dichiarazione dei redditi di Hillary Clinton. Hillary e Bill Clinton hanno guadagnato 10,6 milioni di dollari nel 2015, pagandone 3,6 in tasse federali, con un'aliquota del 34,2%. Con la dichiarazione dei redditi dello scorso anno ''i Clinton le hanno pubblicate tutte dal 1977'' afferma con sicurezza la campagna dell'ex segretario di Stato, mettendo cosi' indirettamente in evidenza la trasparenza di Hillary contro l'opacita' di Trump, che finora non ha reso note le sue dichiarazioni dei redditi.

       L'atteggiamento di Trump gli sta creando un vuoto intorno: nei sondaggi e' in forte calo, con Hillary che si rafforza in tre stati chiave, Colorado, Virginia e North Carolina. E il partito e' sotto pressione per scaricarlo. Dopo la lettera dei 50 esperti repubblicani alla sicurezza che lo definiscono il ''presidente piu' incosciente della storia'', arriva ora la missiva di altri 70 esponenti del partito che chiedono al Republican National Committee di tagliare i fondi alla sua campagna e di destinarli ai candidati in Congresso. ''Le probabilita' di vittoria di Trump stanno evaporando di giorno in giorno. La sua incompetenza e incoscienza rischiano di provocare una vittoria a valanga dei democratici''. Il timore dei repubblicani e' quello di perdere anche la maggioranza in Congresso. Un'ipotesi possibile, come ammesso da Mitch McConnell, l'attuale leader della maggioranza repubblicana in Senato.  che chiede, secondo indiscrezioni, un incontro con gli esponenti del Comitato Nazionale repubblicano. ''Hanno finalmente realizzato di aver bisogno del Republican National Committee'' affermano alcune fonti.

Ora, la Costituzione USA prevedeva originariamente la elezione di una commissione con il compito di scegliere il presidente per evitare che fossero eletti dei personaggi come Trump.

venerdì 12 agosto 2016

LA MALA PIANTA DEL TERRORISMO

Almeno quattro persone sono morte e una quarantina sono rimaste ferite - tra cui due italiani - in Thailandia in una decina di esplosioni che tra ieri e stamattina hanno colpito cinque località costiere nel sud del Paese, tra cui le mete turistiche di Hua Hin e Phuket.

Gli attacchi, che non sono stati rivendicati, appaiono chiaramente coordinati. Mentre continuano le indagini, le autorità di Bangkok - notoriamente timorose degli effetti sul turismo - hanno escluso l'ipotesi terroristica e in particolare il terrorismo islamico, preferendo parlare di "sabotaggio locale".

L'attacco più grave è avvenuto ieri sera a Hua Hin, 200 chilometri a sud di Bangkok. In una via adiacente a un popolare mercatino turistico, due ordigni sono esplosi a venti minuti di distanza, causando un morto e oltre 20 feriti tra cui due italiani. Uno di essi è stato dimesso dopo le prime cure, mentre il secondo - il 51enne Andrea Tazzioli, di Genova - è stato operato alla spalla per rimuovere una scheggia. "Ero a due metri dalla bomba, sono stato fortunato", ha raccontato all'ANSA.

Ma è questa mattina che la strategia coordinata degli attacchi è diventata evidente. Di nuovo a Hua Hin, altri due ordigni vicino alla torre dell'orologio hanno causato un morto. Un'altra vittima thailandese si è registrata a Surat Thani, più a sud, dopo una cerimonia per il compleanno della regina thailandese Sirikit. E poi a Phuket, nella turistica zona di Patong, un ordigno minore è esploso causando un ferito, e altre bombe minori sono state identificate e disinnescate dalla polizia. Alla luce di questa serie di attacchi, va contata tra gli attentati anche l'esplosione di ieri pomeriggio in un mercato a Trang, nell'estremo sud, che ha causato un altro morto. Sia a Hua Hin sia a Phuket, le autorità hanno invitato i turisti a evitare le zone affollate. Ancora da chiarire la matrice degli attacchi. Un movimento separatista islamico è presente da oltre un decennio nell'estremo sud ed è responsabile di una guerriglia costata oltre 6 mila morti ma finora ha sempre colpito nelle quattro province dove è attivo e non ha mai mostrato nessun legame con il terrorismo islamico globale o con l'Isis.

E' possibile anche un movente politico, dopo l'approvazione della nuova Costituzione nel controverso referendum di domenica scorsa. Lo stesso premier Prayuth Chan-ocha ha indirettamente puntato il dito contro l'opposizione.

Il fatto che oggi sia l'84esimo compleanno della regina, e che i militari ora al potere siano i più strenui difensori della monarchia, rafforza l'ipotesi di attacchi simbolici per lanciare messaggi. Nell'attesa di fare chiarezza, la Thailandia è oggi in stato di allerta.

Questi sono i fatti. i quali ci dicono ancora una volta che la lotta contro il terroeismo può essere solo una lotta preventiva che deve impedre la creazione di gruppi che teorizzano e prticazno il terrorismo come styrumeno della politica. Esa si bss su tre elementim cme scrisse il poliyolog di Chcago John Mersheiner: :inyelligence , alleaze politche,, colèpi military ptecisxi.


mercoledì 10 agosto 2016

Adesso abbiamo anche la tassa di possesso

Il governo ha deciso di addebitare sulle utenze elettriche l’importo della tassa di possesso della televisione per ridurre l’evasione fiscale. Quest’anno ammonta a 100 euro, 13 euro in meno rispetto al 2015. Nel mese di luglio la gran parte delle famiglie italiane (si stima che il 98% abbia almeno un apparecchio televisivo in casa) ha visto recapitarsi in bolletta elettrica un maggior onere di 70 euro, corrispondente all’acconto del canone Rai. Il saldo, 30 euro, verrà inserito nella fattura di novembre. Ci sono state già migliaia di segnalazioni per addebiti impropri, ha scritto il corriere.it

La tassa di possesso è una tassa odiosa e stupida. Pensate a cosa accadrebbe se andasse al governo un tizio che pensa che i libri sono un bene di lusso

martedì 9 agosto 2016

E se vincesse Trump

Questa mattina ho avuto l'onore di ricevere come  "lettore registato" del New York questa lettera  del capo dell'ufficio di corrispondenza di Il Cairo del New York Times.

Elections are a fraught business in many parts of the world. In many of those countries, the American way of choosing a president seems ideal, however imperfect. The electoral machine resembles a classic, Detroit-model limousine: large, showy and expensive, yet robust and broadly predictable.
This year’s race, at the outset, looked set to follow in that vein as a contest between the scions of two storied political dynasties, Hillary Clinton and Jeb Bush. Then the upstart billionaire and reality TV star Donald J. Trump thrust himself into the fray, shredding the script, dismissing Mr. Bush and upending most notions of what is possible, or acceptable, in an American political contest.
I have come from my regular base in Cairo to the United States to help with The New York Times’s coverage of the 2016 campaign. You might wonder what I can add, given that I’m Irish and my American colleagues are already producing a stream of illuminating and incisive stories. I hope to supplement that coverage with reporting that responds to the queries of our international readers, and approaches the election — in all its drama, significance and absurdity — in much the same way as we would events abroad.
By submitting to us, you are promising that the content is original, does not plagiarize from anyone or infringe a copyright or trademark, does not violate anyone’s rights and is not libelous or otherwise unlawful or misleading. You are agreeing that we can use your submission in all manner and media of The New York Times and that we shall have the right to authorize third parties to do so. And you agree to our Terms of Service.
The series will be called Abroad in America. This feverish political season has transfixed the world outside America, too. The election’s first act — the primary contests, when the two main parties select their ultimate candidates — attracts an unusual degree of international scrutiny. Violence at rallies, incendiary speeches, race baiting, attacks on journalists and judges, proposals to bar Muslims or Mexicans — the primaries signaled a sudden sea change that left non-Americans watching with fascination, puzzlement and a profound sense of trepidation. For some countries, the changes resonate strongly at home.
Mr. Trump’s success chimes with nationalist surges across Europe and the “Brexit” vote. Disillusionment with traditional elites, hostility toward immigrants and anger among the losers from globalization — all resonate elsewhere. Yet it is odd and disturbing to hear terms like fascism and demagogy, most frequently associated with the European fringe or rickety third-world governments, being used in the context of an American campaign.
Mrs. Clinton’s campaign is haunted by the high levels of hostility even among many voters on the left. And so the election, which starts in earnest in the coming weeks, is shaping up as a close unpopularity contest: In the latest polls, Mr. Trump and Mrs. Clinton both have 40 percent support. But it is not just about the winner in November.
The process has thrown up urgent new questions — about race, guns and the global economy, among others — as well as anguished soul searching about the very process of selecting a president. Where will the politics of resentment and anger ultimately lead? Does the United States suffer, as one writer suggested, from too much democracy? Could this be an “extinction-level event” for representative government?
My reporting will focus more at ground level. Some of my efforts will be explanatory — unraveling the intricacies and curiosities like the Electoral College, a source of befuddlement to many foreigners (and some Americans). More broadly, though, I hope to turn my focus as a foreign correspondent to deciphering the fears, hopes and motivations that are driving voters of every hue, and will determ ine the most powerful leader on the planet.
My journey will also be driven by you, the readers. I’ll be posting on Twitter and Instagram, and soliciting your questions and concerns. What infuriates, intrigues or mystifies you about the elections? I’ll be starting the journey on Monday at the Republican National Convention in Cleveland. Please join me on the way.


Mr Walsh dice nella sua lettera delle cose sensate. Il problema  è che non è definito in modo chiaro il metodo da usare per valutare luna presidenza. Il  giudizio dipende da una molteplicità di di elememti. JFK era un uomo tutt'altro che irreprensibile dal punto di vista morale. Ciò non ha scalfito però il suo mito. Johnson fece molto di altri presidenti per i poveri del suo paese. Il suo nome è legato però alla guerra in Vietnam, allo stesso modo che ìl nome di Nixon continua a essere legato al Watergate e non alla fine della guerra in Vietnam. Famosa è la distinzione weberiana tra etica della responsabilità ed etica della convinzione. Inoltre, non viviamo più nel mondo della guerra fredda dominato da due opposte ideologie.Viviamo nell'era del "pensiero unico" . A fronte della unicità del pensiero dominante. esiste una crescita allarmante del "great divide" esistente fra "haves and have nots". In questa prospettiva, una vittoria di Hillary sarebbe preferibile a una di Trump.  

mercoledì 3 agosto 2016

Innamorati e piratesse

Di solito, la storia inizia come un gioco di ruolo e  senza rendersi conto ci si trova.con le mani legate. Prendi il caso.di un mio amico .senza
Egli frequentava una chat bdsm. Qui entrò in amicizia con una bella donna dal carattere forte. Era evidente che ella aveva un piano, il quale non appariva dal profilo, .ma che diventava ogni giorno più evidente. Egli era però troppo attratto dalla sua bellezza per rendersene conto, così in men che  immagini si è trovato trasformato in un  pig, cioè in un financial slave.

Voi direte che è colpa sua. E' vero. All'inizio c'è però l'enorme potere del virtuale che offre anche al più timido la possibilità di entrare in intimità con una bella donna disposta a giocare con voi. La botta arriva quando la ragazza capisce che sei pronto per essere spennato. Oppure, la botta arriva subito, In tal caso la ragazza mostra subito ciò che offre: di solito si tratta di pura bellezza fisica. Spesso essa non è disgiunta, però, da una notevole carica di simpatia.Mettete assieme bellezza fisica e simpatia e il gioco è fatto. Per la ragazza sarà facile ottenere ciò che vuole e ciò che vuole sono i danè.


Ricordo che per anni ho mandato ogni mese qualche centinaio di euro a una ragazza rumena la quale viveva da sola, senza lavoro fisso con una bambina di cinque anni, Io mandavo i soldi alla bambina. Mia madre aveva una badante rumena. Una volta mi chiese che cosa avessi combinato in Romania. Era un modo simpatico di chiedermi se la bambina era mia

Alla sera, mettteva la bambina a letto. Tornava,  Si spogliava e sedeva nuda davanti a me Ella non provava alcun mbarazzo Ero il suo uomo; ero l'uomo che consentiva alla bambina di fare una vita da signora . La nostra relazione finì per l'impossibilità di passare al reake.