martedì 8 dicembre 2015

L'ISI e noi

Corrado Bevilacqua

Le quattro libertà

In uno dei momenti più drammatici della storia americana, il presidente degli USA, FDR si rivolse al suo popolo dai microfoni della radio e pronunciò il famoso discorso sulle quattro liberà: libertà di pensiero, libertà di religione, libertà dal bisogno e libertà dalla paura.

Per FDR, il qual era un liberal a tutto tondo non poteva esistere democrazia in un paese in cui mancassero lavoro, sicurezza, libertà di pensiero, libertà di religione; e, soprattutto, non poteva esistere libertà in un paese la cui popolazione fosse dominata dalla paura.

Ciò spiega la famosa frase di FDR :"The only thing we have to fear is fear itself", ovvero, "La sola cosa che dobbiamo temere è la paura".

Alla luce di quello che abbiamo appena detto, crediamo di non poter essere smentiti se affermiamo che in Francia è accaduto l'esatto contrario: i francesi sono caduti vittime della paura del terrorismo islamico a causa della ignoranza e della viltà dei politici europei privi dei necessari attributi.

Con questo non voglio dire che una guerra contro l'ISI sarebbe una "ice cream walking", cioè, una passeggiata mangiando il gelato, ma non sarebbe nemmeno una "impossible mission". Il doppio numero di uomini impiegati a suo tempo dal presidente Ronald Reagan per conquistare l'isola di Grenada, integrati da alcuni gruppi d'attacco Abrhams, quelli che presero Bagdad, e da un congruo numero di squadriglie aeree di Stealth, potrebbero azzerare l'ISI in sette giorni festività comprese.

Se ciò non viene fatto non è per la paura occidentale d 'inimicarsi i popoli musulmani. l'ISI non a nulla a che fare con l 'Islam. Maometto non disse mi d sgozzare come capre donne e bambini. I cd versetti della spada si riferiscono ai nemici meccani d
i Maometto i quali avevano attentato alla sua vita e a quella dei suoi seguaci.

Se ciò non viene fatto perché gli USA non hanno alcun interesse a farlo. In altre parole è perché Obama, il quale è stato finora il peggior presidente democratico dopo Jimmy Carter, parla con lingua biforcuta.


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