venerdì 3 marzo 2017

UNA SOCIETA GIUSTA

Nato a Ghilarza in Sardeegna,  Gramsci si formò culturalmente e polticamente nella Torino socialista e operaia descrtta da Paolo Spriano (P Spriano Torino socialista e operaia, Einaudi) Gramsci era un ragazzo intelligente che fece tesoro del poco che gli passavta la cultura italiana dell'epoca. Il suo punto di riferimento era Benedetto Croce da Casamicciola. Croce era un uomo di vasta cultura, ma era inguaribilmente di destra. Per capire Gramsci occorre partire dal gruppo di appunti pubblicati da Togliatti nel primo volume dei Quaderni.(A. Gramsci Il materialismo storico e la filosofia di Benedetto Croce, Einaudi) dove Gramsci sottopone a serrata critica il pensiero di don Benedetto nel tentativo di emendare il pensiero di Marx dagli errori che erano stati messi in luce  nel dibattto di fine secolo sulla cd crisi del marxismo (R. Rancinaro La crisi del marxismo, De Donato; L. Colletti a Introduzione a E. Bernstein I presuppostri del socialismo e i fondamenti della democrazia, Laterza) .

E' noto che tutta la elaborazione teorica di Marx sfocia nella ernunciazione di tre leggi che sono alla base del funzionamento del modo capitalistico di produzione:


  • Legge della caduta tendenziale del saggio del profitto.  
  • Legge della proletarizzazione crescente dei ceti medi.
  • Legge dell'iimiserimento di lavoratori.


La dimostrazione della legge della caduta tendenziale del saggio di profitto contiene un errore logico.-matematico letale per la legge così come era stata enunciata da Marx.. Se il saggio di profitto p è uguale al plusvalore complesssivamente estratto rapportato al capitale impiegato per ottenerlo, va da sé che un aumento della quantità di capitale, ferma restamdo la sua produttività,. comporta una diminuzione di p. Il fatto è, dimostrò Croce, che aumento di capitale significa generalmente aumentò della sua produttivitità e ciò comporta un aumento di p, poiché aumenta il saggio di sfruttamento della forza lavoro. (J. Gillman Il saggio del profitto, Editori riuniti; R. Meck Scienza ecoomica e ideologia Laterza, AAvv Accumulazione del capitale e saggio del profitto, Feltrinelli) 

Più complesso è il discorso sulla seconda e terza legge. Grazie alla globalizzazione, chi era ricco è diventato ancora più ricco e chi era povero lo è divenato ancora di più, mentre sono scompasi iu ceti medi tradizionali. Questi fenomeni economici e sociali non hanno portato però alla rivoluzione socialista, ma alla controrivoluzione neoliberale.(D. Harvey Breve storia del neoliberismo, Il saggiatore) che ha creato una forma nuova e totalizzante di capitalismo che ha trasformato la nostra vita in una sorta di roulette russa.(R. Reich Supercapitalismo, Fazi; A: Glyn Capitalismo scatenato, Brìioschi)


Già Eduard Bernstein aveva notato che nesssna delle tre grandi leggi marxiane era andata a fagiolo. Ciò aveva posto il tema del futuro del capitalismo in una nuova luce (C Napoleoni L. Colletti Il futuro bdel capitalismo, Laterza). Nel 1962 l'economista Sigethu Tsuru pubblicò un  libro dal titolo Has Capitalism Changed? La domanda era retorica. Il capitalismo non puo esistere senza cambiare. E' la sinistra che non è stata capace di cambiare,
  Per Marrx, lo stato era essenzialmente "hard power" e aveva il compito di permettere alle clsssi domiunantie di gestire la cosa publica per la realizzazione dei propri interessi. Analogamente, per Lenin, la democrazia era una forma di dittatura di classe. Gramsci, al contrario considera lo stato come "egmonia corazzata di coercizione". Ciò assegnava al partito comunista nuovi compiti. In altre parole, far la rivoluzione voleva dire cosruire un "nuovo blocco storico" capace di creare egemonia politica e '''br7ale /(H. Portellli Gramsci e il nuovo storico, Laterza). Anche in queeto caso, il gusto della metafora porta Gramsct a enunciare una formulazione politica ambigua. Nei suoi scritti sul Risorgimento Gramsci afferma che il successo dell'impresa fu determiato dalla buona riuscita dello sforzo teso alla creazione di un blocco storico dei ceti medi (A. Gramsci Il Risorgimento, Einaudi)



Ora, occorre precisare che Gramsci scriveva in carcere e quesro fatto gli impediva di esplicitare in tutte le sue componentiu il suo pensiero. Inoltre, a Gramsci piacevano le ardite metafore come quella del partito come un moderno principe( L. Paggi Il moderno principe, Editori Riuniti). Nelle mani di Togliatti, la creazione del "nuovo blocco storico" di Gramsci divenne la "lunga masrcia attravers le istituzioni" , la politica del "doppio petto" e del "doppioo binario", dell'unità nellla diversità. In altre parole, divenne "via italiana al socalismo". Nessuno mai spiegò di quale socialismo si trattasse.

Il grande matematico sovietico Kantorovic, il padre dei neomarginalisti  sovietici scrisse che Marx disse poco o nulla sul socialismo. In realtà Marx fissò il principio "A ciascuno secondo i propri bisogni da ciascuno secindo le proprie capacità"che è l'esatto contrraio di quanto sostiene l'economia dominante.secondo la quale i fattori della produzione devono essere retribuiti sulla base delle rispettive produttività marginali all'interno di una normale funzione di produzione.      

Tale tematica diventò di moda tra la fine degli anni sessanta e l'inizio degli anni settanta, quando fu lo stesso leader della CGIL Luciano Lama a farsi sostenitore della cd politica delle compatibilità. Allora ci fu a sinistra la riscoperta via Sraffa, della politcità della distribuzione del reddito, problema che non era stato risolto dalla precedente politica dei redditi. caldeggiata dai riformisti. In effetti, la politica dei redditi si trasformò in politica dei salari, mentre s'era dimostrato impossibile controllare la dinamica dei prezzi senza ricirrere a misure ammministrative che sarebbero state accolte con ostilità da parte delle imprese.In conclusione una economia giusta può esistere solo in una società giusta(J. Rawls Una teoria della giustizia Feltrinelli, S. Veca Una società giusta, Il saggiastore. Id Cittadinanza, Feltrnelli)

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