giovedì 30 marzo 2017

FAZIO: NO AL TETTO SULLE RETRIBUZIONI IN RAI

Dunque, carduccianissimo dunque. “In una tv che cambia, bisogna assumersi responsabilità e nuovi rischi. D’ora in poi, ovunque sarà, vorrei essere produttore di me stesso…”. Così Fabio Fazio. Nonostante l’Avvocatura dello Stato, interpellata in merito dalla Presidenza del Consiglio, abbia posto i propri dubbi sulla legittimità di un tetto agli stipendi degli artisti Rai (che resterebbe invece per i presentatori-giornalisti come Bruno Vespa), Fabio Fazio sembra pronto a separarsi dalla Tv di Stato dopo oltre un quarto di secolo di stretto rapporto. Lo si inruisce dal tweet scritto ieri dallo stesso Fazio, in cui ipotizza un ruolo da produttore innanzitutto di se stesso. Il limite di 240 mila euro introdotto dalla nuova legge sull’editoria sei mesi fa era stato esteso agli artisti, ai presentatori e ai giornalisti di grido (Annunziata, Vespa) dai consiglieri di amministrazione della Rai, a febbraio 2017. Al momento Fazio è accreditato di uno stipendio di circa 2 milioni di euro l’anno. Chiedo scusa, ma devo rleggere il lancio di agenzia perché non so se ho capito bene. Secondo l'agenzia di informazione citata Fabio Fazio che a suo stesso dire non conosce nemmeno una parola di inglese, guadagnerebbe 2 milion di euro l'anno pari a circa 4 miliardi di vecchie lire. E mi fermo per il momento qui. Domanda. Come si è arrivati alla suddetta cifra? In una economia di mercato è sul mercato in base alla legge della domanda e offerta che si forma il prezzo di un bene. In condizioni di equilibrio il prezzo è uugale al costo marginale nel punto in cui esso taglia la curva del costo medio nel suo punto di minimo. Tale non è il caso di Fazio. Le leggi dell'economia riguardano infstti beni riproducibili. Fazio non è riproducibile. Quindi la sua retribuzione non può essere calcolata come e fosse un normale lavoratore di una catena di montagio al quale è chesto solo di tenere il ritmo di produzione come a Chaplin in Tempi modesrni. Nei casi di individui che fanno lavori che non si concretizzano in beni economici trsdzionali, non esistono dei criteri oggettivi per quantificare il valore economico della loro prestazione. Quanto vale un taglio di Fontana? Non esiste un criterio oggettivo. Esso infatti vale quanto chi è interesato a possederlo è disposto a pagare. La Rai è di stato. Ciò significa che a pagare è lo stato, cioè il popolo italiano trasmite il canmone RAI. Domanda. Siamo sicuri che gli itaiani siano disposti a sborsare 2 milioni di euro l'anno per consentire a Fazio di condurre la sua trasmissioni che, quel che più conta, non è nemmeno fra le più seguite dal pubblico? Qualcuno potrebbe ribattere che gazie a Fazio la Rai mantiene alti gli ascolti nei confronti dei concorrenti e che ciò significa mantenere degli elevati entroiti pubblicitari. D'accordo. La RAI però è di stato e a pagare il suo cachet siamo noi il popolo; perciò dovremmo essere noi a decidere il da farsi. Comnciamo a chiederdi:"Quanti pannoloni per anziani incontinenti si possono comperare con 2 milioni di euro?

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