domenica 1 maggio 2016

Marx in Piazza Affari

Primo Maggio a Torino.


La pioggia non ferma la manifestazione del primo maggio. Centinaia di persone sotto i portici aspettano la partenza del corteo, in piazza Vittorio Emanuele, per valorizzare e dare rappresentanza al lavoro ma anche per celebrare i 70 anni del voto alle donne (sarà regalata una matita colorata commemorativa) e contro il lavoro minorile. Cgil, Cisl e Uil, però, non vogliono solo festeggiare ma anche sostenere la battaglia per il rinnovo dei contratti, l’integrazione e la partecipazione. Momenti di tensione in via Roma e una carica della polizia in piazza Castello, dove le forze dell’ordine hanno sequestrato un furgone dei manifestanti.


I cori e il jazz
Sul palco di piazza San Carlo la musica accompagnerà lo svolgimento della manifestazione, con un’esibizione del coro femminile dell’Associazione Cori Piemontesi. Nel pomeriggio, in piazza Castello, dalle 17 via alla grande festa del Jazz che si protrarrà fino a sera.

Timori per l’ordine pubblico
Come ogni anno al corteo del primo maggio saranno presenti i rappresentanti delle istituzioni cittadine che sfileranno sotto i gonfaloni di Regione, Comune e Città metropolitana di Torino. «Mi auguro che non ci siano disturbatori e provocatori che possano pensare di rovinarci la Festa», aveva affermato l’assessore comunale al Lavoro, Domenico Mangone, aprendo la conferenza stampa dei sindacati. I timori nascono dalla contrapposizione ormai strutturale tra l’area antagonista e il partito democratico. I primi saranno in piazza per contestare soprattutto il Jobs Act che «nega il futuro alle giovani generazioni». Nel mirino, dunque ci sono il premier Renzi e il suo partito. «Andiamo in piazza con le nostre bandiere orgogliosi delle nostre idee e delle nostre battaglie! Ci sarà una presenza massiccia», annuncia il segretario subalpino, Fabrizio Morri.

Gli aspiranti sindaci
In marcia ci saranno anche i candidati sindaco ma non i competitor del centrodestra (Napoli, Rosso e Morano). Piero Fassino sfilerà nello spezzone istituzionale mentre Giorgio Airaudo guiderà Torino in Comune e Chiara Appendino sarà con i Cinquestelle. In marcia anche Marco Rizzo del partito comunista che nel primo pomeriggio alla Falchera presenterà la lista dei candidati alle comunali.

E così tutto finirà per il meglio. In realtà, va tutto a rotoli. La globalizzazione  ha distrutto la vecchia  società industriale, ha distrutto  le basi economiche del vecchio capitalismo, ha trasformato il mondo in un enorme fonte  di risorse naturali a disposizione delle grandi imprese multinazionali, mentre il lavoro ha perso la sua antic dignità. Oggi, nessuno  canterebbe  più "Noi vivremo  del  lavoro" . Qualche   passer-by  potrebbe gridargli in  viso, "Allora sei proprio  un morto di fame. Guarda me. Ho fatto i soldi con la Web-finance". Quello  che il sostenitore della "Web- finance" non gli dice è che la sua ricchezza è virtuale. Una bolla speculativa  si sgonfia  con a stessa velocità con la quale essa si forma, sin dalla crisi dei tulipani del 1600.

Un tempo, quando Modigliani  elaborava  la teoria del risparmio che gli  avrebbe fatto conseguire  il Nobel dell'economia, i risparmiatori - nello slang di settore si parlava  di vedove e orfani  -   si  ponevano ll problema relativo alla quantità del loro reddito da destinare al risparmio tenendo presenti le proprie  speranze di vita. Oggi sono quegli stessi "vedove  e orfani"  a voler realizzare tutto e subito a rischio  di perdere tutto. La globalizzazione ha cambiato infatti non solo il nostro modo di vivere ma anche il nostro modo di pensare.





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