sabato 27 maggio 2017

Ucciso dall'omeopatia

Ansa. Clinicamente morto il bambino malato di otite Era stato curato con l'omeopa.tia. E' clinicamente morto il piccolo Francesco, il bambino di 7 anni ricoverato dal 24 maggio nella rianimazione dell'Ospedale Salesi di Ancona per un'otite curata con l'omeopatia e non con gli antibiotici, che ne aveva compromesso le funzioni vitali. Il piccolo, originario di Cagli (Pesaro) era seguito da tre anni da un medico omeopata di Pesaro, ai quali i genitori si erano affidati. Il 'Salesi' ha trasmesso una segnalazione sul caso alla procura di Ancona e alla procura dei minori. I familiari di Francesco, due commercianti che hanno anche altri due figli minorenni, sono convinti sostenitori delle cure omeopatiche, e si erano affidati al dottor Massimiliano Mecozzi, medico omeopata con studio a Pesaro, che da tre anni seguiva il bambino, mai curato con antibiotici dall'età di tre anni. Circa 15 giorni fa Francesco si è ammalato di otite bilaterale: i genitori non si sono rivolti alla pediatra di famiglia, la dott. Rosera Falasconi, ma al dottor Mecozzi, che avrebbe visitato il piccolo in due occasioni, consigliando ai familiari una terapia a base di preparati omeopatici. Francesco però peggiorava, era sempre più debole, con la febbre che andava e veniva. Fino alla notte del 23 maggio, quando ha perso conoscenza: a quel punto il padre e la madre l'hanno portato nell'ospedale di Urbino, dove una Tac ha rivelato gravi danni al cervello. I sanitari hanno disposto il trasferimento nel nosocomio pediatrico 'Salesi', dove, alle 4 del mattino del 24 maggio, è stato tentato un intervento chirurgico per la rimozione dell'ascesso cerebrale. E' cominciata anche una terapia antibiotica d'urto, ma le condizioni cliniche del bimbo non lasciavano più speranza. ''Stato comatoso grave'' le parole del bollettino medico diffuso ieri dal direttore sanitario degli Ospedali Riuniti Alfredo Cordoni. Oggi il bimbo è spirato. ''Andate via - ha detto la madre del piccolo ai giornalisti che hanno tentato di avvicinarla - vi sembra il momeni malattie come il tifo pteccchiuale di cui sono morti molti soldati taliani nella seconda guerra mondiale.to? State solo approfittando del nostro dolore...''. A questo punto, di fronte a un evento talmente assurdo da sfidare le capacità intellettive di una persona normale, qualcuno potrebbe consigliarmi di tacere. No io non sto zitto. Il Padre Eterno mi ha dato un bocca e n cerveloQuel padre e quella madre sono troppo stupidi per essere dei genitori. La medicina ha i suoi limiti. Non esiste presidio farmacologico che non produca effetti collaterali negatitivi. Ma non ci sono dubbi che la omeopatia non è una scienza., è pura stregoneria. Il nostro amore per la vita dei nostri figli ci porta a fare anche degli errori quando la medicina scientifica, quella di Pasteur, Kock, Fleming, dice loro che non c'è più niente da fare. E' il momento più terribile nella vita di un genitore: sentire un medico. che in un bel camice immmacolato gli dice che suo figlio è condannato a morire così giovane. E' uno di quei momenti i cui capisci che la aveva ragione Jankèlèvitch quando scrisse che la morte è il senso del non senso. E capisci pure Heidegger quando in Essere e tempo scrisse che eravamo per la morte. Il bambino di cui parliamo avrebbe potuto vivere se fosse stato curato con gli antibiotici. Fino alla invenzione dei sulfamidici, e degli antibiotici i soldati morivano come mosche investite da una nuvola di dimetitricloroetano, DDT, che ci liberò dei pidocchi i quali erano porrtatori di malattie infettive come il tifo petecchiale. La direzione sanitaria dell'ospedale dove è morto il bambino ha informato la magistratura perchè proceda alla ricerca delle responsabilità: Esse esistono e sono di coloro che in nome d'un frainteso naruralismo combattono ancora contro la medicina scientifica come ai tempi di Pasteur e di Kock.

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