lunedì 5 giugno 2017

Torino distrutta dalla imbecilità

ANSA. TorinoPaura per Kelvin, lieve miglioramento per il bimbo ferito a Torino "Allo stato attuale non ci sono nè indagati nè ipotesi di reato". Così il procuratore di Torino, Armando Spataro, in merito all'indagine sui fatti di piazza San Carlo. "Prima di tutto è necessario ricostruire la dinamica precisa dei fatti", ha aggiunto a margine della cerimonia per la festa dei Carabinieri. Nel pomeriggio è previsto un vertice in Procura per fare il punto sull'inchiesta. Il questore: 'Ordinanza antivetro? E' incostituzionale' - "L'ordinanza antivetro? come sapete, è stata dichiarata incostituzionale": così il questore di Torino, Angelo Sanna, in merito alle polemiche sulla presenza delle bottiglie di vetro sabato sera in piazza San Carlo in occasione della proiezione della finale Champions. "Abbiamo fatto molto di più - ha aggiunto il questore a margine della cerimonia per la festa dei carabinieri - di quanto fatto in precedenza, compreso in occasione della precedente partita di Champions League con il Barcellona. Ora stiamo rielaborando tutta la situazione, in particolare per comprendere i motivi di questa tragedia, che definisco così per l'alto numero dei feriti. Seguiamo da vicino la situazione dei più gravi". Sul fronte delle indagini, il questore Sanna ha ribadito che "al momento la priorità è capire quello che è successo, perchè è successo e trovare gli eventuali responsabili". Un ragazzo a torso nudo, con lo zainetto sulle spalle, fermo nel caos di piazza San Carlo, le braccia aperte: c'è questa immagine in un filmato dei concitati momenti di ieri sera nel centro di Torino. Tra le ipotesi al vaglio degli inquirenti, anche se secondo quanto appreso non si tratterebbe di quella più accreditata, c'è quella che a scatenare il panico potrebbe essere stato proprio questo giovane, al momento non identificato. Si aggrava ancora, a Torino, il bilancio dei feriti causati dal panico tra i tifosi che assistevano alla finale Champions dal maxi schermo allestito in piazza San Carlo. L'ultimo bilancio parla di 1.527 persone che hanno avuto bisogno di cure mediche. E' quanto comunica la Prefettura. Le "maggiori preoccupazioni" sono per tre persone in "codice rosso", fra cui un bambino ricoverato all'ospedale infantile Regina Margherita. La procura di Torino ha avviato un'indagine per fare luce sulle cause e sulle eventuali responsabilità di quanto avvenuto ieri sera in piazza San Carlo. Come ipotesi di reato è stato formulato, per adesso, il 'procurato allarme'. GUARDA LE FOTO Una "folla presa dal panico e dalla psicosi da attentato terroristico" causati da "eventi in corso di accertamento". E' stato questo a provocare gli incidenti in piazza San Carlo. Lo spiega in una nota la Prefettura. "La folla ha lasciato precipitosamente la piazza con danni causati dalla calca". Airola (M5s), numeri feriti farlocchi poi si corregge - "Domani facciamo il punto, è sicuro che dopo aver chiamato vigili, prefettura e questura i dati riportati dai media sui presunti feriti a Torino, in piazza San Carlo, sono farlocchi". Lo scrive su Facebook il senatore del Movimento 5 Stelle Alberto Airola. "Tutto questo - aggiunge il parlamentare - per infangare il buon lavoro dell'amministratone, di prefettura e questura". "Chiedo scusa, non avevo intenzione di fare polemica". Airola poi fa marcia indietro dopo che questa mattina aveva accusato i media di avere fornito numeri "farlocchi". "Ieri - spiega - sono stato sino alle 3.30 in piazza e nessuno sapeva dare numeri precisi, tra prefettura e questura, mentre i giornalisti confermavano dati così alti - aggiunge su Facebook -. Mi unisco alla vicinanza e al dolore ai feriti". Prima il tifo e la delusione, poi il panico improvviso e la paura. E' una notte di caos e feriti, una notte da dimenticare quella di piazza San Carlo, nel pieno centro di una Torino vestita di bianconero per seguire dai maxischermi la Juventus nella finale Champions di Cardiff. Ancora non definitivo il bilancio dei feriti. I più gravi una ragazza e un bambino, che sono stati intubati, e che sono in prognosi riservata. Quando la squadra di Allegri aveva già ceduto il passo al Real Madrid, e la piazza abbandonato la speranza, all'improvviso il caos. "Urlavano e spingevano, ed è cominciato un fuggi fuggi generale", dicono alcuni testimoni, alimentando le prime ricostruzioni che parlavano di falso allarme attentato. "Sembrava di stare all'Heysel", l'oscuro pensiero di un anziano tifoso juventino presente in piazza, di fronte a quella folle che barcolla e poi dilaga, persona sopra persona. La dinamica e le prime testimonianze hanno subito fatto pensare all'equivoco terrorismo, qualcuno che ha urlato creando l'impressione di un attentato, fino a risvegliare gli incubi inconsci nei giorni del terrore globale. Poi, è emersa la dinamica: un petardo, "forse fatto esplodere in modo incosciente, ha scatenato il panico", spiega il questore di Torino, Angelo Sanna. La gente ha iniziato a correre e, nella calca, è venuta giù la ringhiera di una scala del parcheggio sotterraneo. "Solo panico, non c'è altro che possa far pensare a qualcosa di diverso", precisa il questore dalla sala operativa di corso Vinzaglio. Pochi secondo e la psicosi si diffonde per tutta la piazza, da sempre il 'salotto buono' di Torino. Lì in migliaia erano arrivati tifosi da tutte le città italiane, Torino ma anche Verona, Trieste, Milano. E l'effetto dell'onda in preda al panico è stato terribile. Dal Bataclan al concerto di Manchester, passando per l'attentato sventato a Saint Denis nella notte di terrore a Parigi, nessuno è escluso dalla psicosi attentati. Di fatto, poco dopo il terzo gol del Real, all'improvviso, la gente ha iniziato a spingersi, travolgendo le transenne e iniziando a correre lungo le vie limitrofe. La maggior parte delle persone ha cominciato a correre lungo via Roma, verso la stazione di Torino Porta Nuova. Subito i vigili del fuoco e le forze di sicurezza schierate in strada hanno provato a riportare la calma, e sul posto sono arrivate numerose ambulanze, segno evidente che la calca aveva travolto persone. Attorno alle 23, piazza San Carlo si era completamente svuotata, mentre le sirene continuavano a far sentire il loro suono, e la polizia cercava di capire. La questura ha subito cominciato ad esaminare i filmati delle telecamere di sicurezza presenti nella zona. "La causa di fondo è il panico, per capire che cosa l'abbia scatenato bisogna aspettare", afferma il prefetto di Torino, Renato Saccone, che ha raggiunto piazza San Carlo per rendersi conto di persona di quanto accaduto. Sul posto anche il colonnello Emanuele De Santis, comandante provinciale dei carabinieri, che hanno arrestato due sciacalli, sorpresi a rovistare tra le borse e gli zaini abbandonati dalle persone in fuga. Tutte le caserme dell'Arma sono aperte e a disposizione della cittadinanza per assistenza e informazioni. "Sono scossa per quanto successo", twitta la sindaca di Torino Chiara Appendino da Cardiff. Da dove arriva anche "la solidarietà" del presidente della Juve, Andrea Agnelli.

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